Bologna città

Piazza Verdi

Animatissimo luogo di incontro della zona universitaria, Piazza Verdi si allarga su via Zamboni all'altezza del porticato di S. Giacomo Maggiore. Nella piazza ha sede il Teatro Comunale, una delle istituzioni più prestigiose della città.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Faccia di Picasso

REGIA: Massimo Ceccherini
ANNO: 2000

L'inizio della storia vede Ceccherini e Paci in teatro alle prese con il loro ultimo spettacolo, mentre il pubblico ride a crepapelle. Da qui inizia l'avventura dei due nel tentativo di realizzare un sogno: girare il loro secondo film. Ma dovranno superare l'incognita rappresentata dal produttore, un uomo bizzarro che presto diventerà una specie di incubo, la scelta dello sceneggiatore "giusto" e la selezione dell'attrice protagonista. Ben presto vengono chiarite le regole d'oro per far sì che una commedia possa diventare un successo al botteghino, "belle donne, una storia d'amore e tante gag".

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Fortezza Bastiani

REGIA: Michele Mellara, Alessandro Rossi
ANNO: 2002
Fortezza Bastiani è l'appartamento nel centro storico di Bologna in cui incrociano i loro destini cinque studenti universitari, quasi tutti 
ormai al termine del loro percorso accademico. È una sorta di comunità-rifugio, unita da una profonda stima reciproca e da una solida amicizia. Ma improvvisamente uno dei ragazzi propone un radicale cambiamento: la possibilità di andarsene da Bologna. È la prima scintilla lanciata all'interno di una situazione che può esplodere da un momento all'altro. Gli abitanti della Fortezza si trovano davanti ad un bivio: continuare a rimanere saldamente ancorati ai loro principi o iniziare a sporcarsi le mani con il mondo reale.
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La guerra degli Antò

REGIA: Riccardo Milani
ANNO: 1999

Gli Antò sono quattro ragazzi punk di una ventina d'anni di Montesilvano, un piccolo centro dell'Abruzzo. Si chiamano tutti e quattro Antonio e per distinguersi hanno quattro soprannomi: Antò Lu Zombi che fa il postino, Antò Lu Malatu, che fa l'infermiere, Antò Lu Zorru che fa il giornalista su un giornale locale e infine Antò Lu Purk, il più grande del gruppo. Il paese sta stretto a Lu Purk che decide di scappare. Lu Zorru riceve nel frattempo la cartolina militare. È arruolato nel contingente che parte per il golfo Persico, l'unica strada è la diserzione. Dei due si perde qualsiasi notizia, ma...

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L'Isola delle Rose

L'Isola delle Rose

REGIA: Sydney Sibilia
ANNO: 2020

Nel maggio del 1968, l’ingegner Giorgio Rosa vuole costruire un nuovo mondo al largo di Rimini.

È un’utopia che nasce in mezzo al mare, su una piattaforma di 20 metri per 20, uno Stato indipendente, l’Isola delle Rose, che si oppone alle regole vigenti, perché lontano dalla costa non è soggetto ad alcuna giurisdizione. Un racconto di un sogno di libertà e indipendenza.

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L'ispettore Coliandro

REGIA: Marco e Antonio Manetti
ANNO: 2006

Coliandro è un giovane ispettore, in servizio alla questura di Bologna, che si ritrova sempre invischiato suo malgrado in vicende più grandi di lui. Tuttavia Coliandro non si tira mai indietro, ma la sua sbadataggine e la sua incapacità investigativa finiscono inevitabilmente per cacciarlo nei guai.
Nel corso delle sue indagini Coliandro riceve l'aiuto dei colleghi, gli ispettori Trombetti e Gamberini, e l'agente Gargiulo, mentre a mettergli costantemente i bastoni fra le ruote ci sono il suo superiore, il commissario De Zan, e la dottoressa Longhi, sostituto procuratore, i quali non hanno mai visto di buon occhio le iniziative personali di Coliandro, e non nutrono grande stima di lui. In ogni indagine Coliandro è aiutato da una ragazza, sempre diversa (una testimone, un'amica, una parente della vittima), che con le sue informazioni lo aiuta a portare a termine l'indagine. Coliandro si prende sempre una cotta per la ragazza di turno, ma alla fine della vicenda, inesorabilmente, l'ispettore si ritrova come sempre solo e deluso.
Anche se Coliandro riesce ogni volta, in un modo o nell'altro, a venire a capo dell'indagine (ma solo grazie alla sua testardaggine e a dei provvidenziali colpi di fortuna), nessuno gliene rende mai merito, e alla fine l'ispettore è sempre costretto suo malgrado a subire delle punizioni per via del suo operato "poco professionale".

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Lavorare con lentezza

REGIA: Guido Chiesa
ANNO: 2004
Bologna 1977. Squalo e Pelo accettano di rapinare su commissione la Cassa di Risparmio di Piazza Minghetti scavando un tunnel sotterraneo.
Per alleviare gli sforzi, si portano appresso una radiolina, e finiscono per incappare sulle frequenze fm 100.6 mhz di Radio Alice. Prima, che 
potesse esistere qualcosa chiamato mao-dadaismo non lo potevano nemmeno sospettare. Decidono di andare a verificare di persona. Attorno 
alle vicende dei due simpatici lestofanti, Guido Chiesa affastella un ritratto del '77 bolognese vivace e festoso, attraversato da punte di ironia e dolore. Lavorare con lentezza frulla eventi e personaggi in un panorama che trae forza dalla coralità dell'esperienza. Dice il regista: "Abbiamo 
voluto raccontare tante storie con la esse minuscola. È l'insieme delle storie a comporre il significato del film, che ognuno legge e vive secondo  la sua cultura, età, provenienza". L'utopia della libertà del tempo libero convive con i traffici di in ricettatore filosofo e del suo socio marsigliese,  la rivoluzione sessuale con le chiacchiere degli ex partigiani al bar, la fantasia al potere si confronta con la concretezza di facce, gesti, muri, canzoni.  Chiesa, che sulla radio bolognese aveva già realizzato un documentario dal titolo Alice è in Paradiso, non ha timore di mettere anche troppa carne  al fuoco e di sparare molte cartucce visive a effetto. Quel che emerge, soprattutto, è un flusso di energia. Che pare spegnersi con la morte di  Francesco Lo Russo in via Mascarella e, il giorno dopo, con l'irruzione della polizia nei locali di via del Pratello.
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Paz!

REGIA: Renato De Maria
ANNO: 2002

Bologna, fine anni Settanta. In un appartamento al numero 43 di Via Emilia Ponente vivono tre studenti fuorisede, fuori corso, ripetenti. Pentothal è un fumettista svogliato, iscritto al D.A.M.S. e lasciato da poco dalla ragazza, ma non gliene importa granché; inerte, passivo, viene spesso criticato dai suoi coinquilini impegnati nei movimenti studenteschi, che lo accusano di immobilismo. Anche Fiabeschi studia Cinema al D.A.M.S., con scarso successo; sempre in giro per Bologna alla ricerca di marijuana, vive sulle spalle della fidanzata Lucilla. Il malvagio Zanardi, detto “Zanna”, è invece un ripetente del quinto anno al Liceo Fermi; passa le sue giornate con gli amici Colasanti e Petrilli tra droga, sesso e atti di bullismo, come l'uccisione del gatto dell'odiata professoressa Corona. Tutti e tre i personaggi sono estrapolati da vari fumetti di Andrea Pazienza, fra i quali Penthotal, Zanardi e Pompeo. La struttura del film, suddiviso in episodi intrecciati fra loro e privo di una trama lineare, ha il merito di ricreare in modo credibile il caotico microcosmo delle vignette dell'artista marchigiano.

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Plagio

REGIA: Sergio Capogna
ANNO: 1968

Ecco sullo schermo gli universitari della contestazione. Ma non li vediamo impegnati ad occupare aule e laboratori - a descrivere questo aspetto d'attualità ci pensa un abile montaggio del materiale di repertorio - quanto in altre attività egualmente suggerite dalla cronaca dei nostri giorni: l'amore di gruppo e il "plagio". Vi sono due studenti, Angela e Massimo, che si amano tranquillamente. Tra i due si inserisce un terzo, Guido, ricco, complessato per traumi infantili imputabili ai genitori, orfano. Questi si interessa alla ragazza, ma, nell'impossibilità di conquistarla interamente, la convince ad un legame a tre, soggiogando sia lei che il fidanzato con una sottile azione di convincimento. Raggiunto lo scopo, si suicida in automobile, ponendo i due rimasti nella impossibilità di proseguire un amore che si rivela sporcato. Il film è parte in bianco e nero e parte a colori e con viraggi. In un ruolo laterale rivediamo, dopo molti anni, Cosetta Greco.

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Quo vadis, baby?

REGIA: Gabriele Salvatores
ANNO: 2005

Giorgia Cantini è una investigatrice privata, costretta a frugare le ombre di una città che sa nascondere bene i propri segreti. Passa le notti in locali dove si suona e si beve, tormentata dal dubbio di aver sprecato la propria vita. Scavare nel suo stesso passato sarà l'indagine più difficile di tutta la sua vita, un viaggio tra i ricordi e i segreti di famiglia. Un investigatore donna. Che indaga su se stessa. Un'indagine troppo privata. Ma non si può sempre fuggire ... "...C'è una teoria filosofica che sostiene che se vuoi davvero far "conoscere" qualcosa a qualcuno non puoi raccontargliela, perché, nello stesso momento in cui tu la racconti, ne stai già cambiando l'essenza e, in un certo senso, la verità. Il metodo giusto sarebbe quello di limitarti a fornire elementi e indizi e lasciare che sia l'interlocutore a scoprire la cosa e, quindi, a "conoscerla". E' esattamente quello che avviene in un'indagine su di un delitto. Il detective raccoglie diversi elementi che, a volte, sembrano non avere un collegamento logico e giunge a scoprire la verità solo quando è in grado di collegarli tutti. Mi piaceva l'idea di provare a mettere il pubblico nei panni di un detective. Non raccontargli la storia, ma fornirgli elementi sparsi, non legati né cronologicamente, né logicamente, ma emozionalmente e casualmente..."(G. Salvatores)

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Rapidamente

REGIA: Marco e Antonio Manetti
ANNO: 2006

Episodio della serie tv Crimini (Rai)  basato su un'idea di Carlo Lucarelli. Elisa lavora per una ditta farmaceutica, e sta studiando una molecola per un nuovo farmaco. La giovane è preoccupata poiché
ha l'impressione che qualcuno la stia controllando: in effetti un criminale senza scrupoli vuole costringere Elisa a manipolare quella molecola, e si servirà dell'aiuto di Vesna,  giovane straniera esperta di arti marziali. 

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