SCHEDA DEL FILM

Roma

REGIA: Federico Fellini
ANNO: 1972

 

Che cos'è Roma? A che penso quando sento la parola Roma? Me lo sono spesso domandato. E più o meno lo so. Penso a un faccione rossastro che assomiglia a Sordi, Fabrizi, la Magnani. Un'espressione resa pesante e pensierosa da esigenze gastro-sessuali. Penso a un terreno bruno, melmoso; a un cielo ampio, fasciato, da fondale dell'opera, con colori viola, neri, argento; colori funerei. Ma tutto sommato è un volto confortante. Confortante perché Roma ti permette ogni tipo di speculazione in senso verticale. Roma è una città orizzontale, di acqua e di terra, sdraiata, ed è quindi la piattaforma ideale per dei voli fantastici. (...) Roma è una madre, ed è la madre ideale, perché indifferente. È una madre che ha troppi figli, e quindi non può dedicarsi a te, non ti chiede nulla, non si aspetta niente. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai, come il tribunale di Kafka. In questo c'è una saggezza antichissima; africana quasi; preistorica. Sappiamo che Roma è una città carica di storia, ma la sua suggestione sta proprio in un che di preistorico, di primordiale, che appare netto in certe sue prospettive sconfinate e desolate, in certi ruderi che sembrano reperti fossili, ossei come scheletri di mammut... (...) Col suo pancione placentario e il suo aspetto materno evita la nevrosi ma impedisce anche una vera maturazione. Qui non ci sono nevrotici ma nemmeno adulti. È una città di bambini svogliati, scettici e  maleducati; anche un po' deformi, giacché impedire la crescita è innaturale. Anche per questo a Roma c'è un tale attaccamento alla famiglia. Io non ho mai visto una città al mondo dove si parli tanto dei parenti. (...)

Avevo pensato a una Roma scrutata come da uno straniero, una città vicinissima e lontana come un pianeta. Da questa prima idea, quasi senza che me ne accorgessi, s'è sviluppato col tempo il progetto del film attuale. E adesso che il film è finito, non so proprio se risponda o no all'ispirazione iniziale. No, non so proprio dirlo. (...) Sono rimaste fuori parecchie cose della sceneggiatura. Volevamo fare una sequenza sulla circolare notturna, una sulla partita Roma-Lazio, con il tifoso che ha perso la scommessa e deve immergersi nella fontana di piazza degli Eroi... Una sequenza sulle donne di Roma; una sul Ponentino e sulle nuvole... Sono rimaste fuori. Soprattutto è rimasta fuori la sequenza sul cimitero del Verano.(...) Anche nel camposanto, Roma mantiene il suo aspetto di grande appartamento nel quale puoi passeggiare in pigiama, ciabattando. Ma questa sequenza non l'ho più girata. Comunque, nel film c'è ugualmente l'aspetto di quell'immenso cimitero, brulicante di vita che è Roma.

(Federico Fellini, Roma & Fellini, in Federico Fellini, Roma, a cura di Bernardino Zapponi, Cappelli, Bologna 1972)

AMBIENTAZIONI
REGIA Federico Fellini
ANNO 1972
DURATA 120'
COSTUMI Danilo Donati
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA Giuseppe Rotunno
MONTAGGIO Ruggero Mastroianni
MUSICA Nino Rota
SCENEGGIATURA

Federico Fellini, Bernardino Zapponi

SCENOGRAFIA Danilo Donati
INTERPRETI

Peter Gonzales, Fiona Florence, Marne Maitland, Britta Barnes, Pia De Doses, Renato Giovannoli, Elisa Mainardi, Paule Rout, Paola Natale, Marcelle Ginette Bron, Mario Del Vago, Alfredo Adami, Stefano Mayore, Gudrun Mardou Khiess, Giovanni Serboli, Angelo De Leo, Libero Frissi, Dante Cleri, Mimmo Poli, Galliano Sbarra, Alvaro Vitali, Norma Giacchero, Federico Fellini

GENERE Fiction

LE LOCATION DEL FILM