ITINERARIO

Parma

Il percorso proposto è una passeggiata per Parma città attraverso i luoghi cinematografici di Bernardo Bertolucci. È Bertolucci stesso ad affermare il legame con la sua città natale: “Parma era rimasta dentro di me come credo accada agli esuli. A undici anni, quando ero andato a vivere a Roma, mi era sembrato di andare all'inferno. E all'inferno si ha nostalgia della terra. L'inferno di Roma aveva fatto nascere, prepotente ma anche imprevista, la nostalgia di Parma, di quella Parma festiva e domenicale in cui arrivavo dalla campagna, per primo davanti alle saracinesche ancora abbassate del cinema Orfeo, alle due meno un quarto”.

Parma, città di provincia in passato legata più a Parigi e a Vienna che alle altre parti d'Italia, è il luogo delle radici, del padre Attilio Bertolucci, del primo legame con il cinema. “Io sono figlio di un poeta che è stato anche critico cinematografico per molti anni. Ho cominciato ad andare al cinema molto presto, come anche ho cominciato a scrivere poesie molto presto. Abitavamo in campagna, vicino a Parma, e lui mi portava in città molto spesso: vedevo molti film, molti pezzi di film, e conoscevo tutte le maschere dei cinematografi di Parma, i primi cinematografi che ho conosciuto e ammirato”.

Se il percorso cittadino nasce sul film Prima della rivoluzione (1964), assieme a La tragedia di un uomo ridicolo (1981) e La luna (1979), è da pensare un percorso a parte che ripercorra la campagna e la provincia, luoghi fondamentali per Bernardo Bertolucci, come per il padre Attilio e il fratello Giuseppe, e location di molti film, primo tra tutti Novecento (1976).

LE TAPPE PRINCIPALI

Via Vittime Civili di Guerra

In via Vittime Civili di Guerra n.4 si trova l'abitazione di Cesare (Morandini) in Prima della rivoluzione. Di fronte, al civico 9, c'è la casa dove abita la bambina che tira i sassi a Gina e cantandole una filastrocca porta la giovane a un momento di crisi.

Se La commare secca (1962), primo lungometraggio di Bertolucci, coincide con il suo radicamento a Roma, questo suo secondo lavoro sembra essere un ritorno a Parma, come lui stesso dichiara: “Facendo il film ero convinto di essere tornato a Parma per chiudere tutti i conti che avevo in sospeso con quella città, che era mia ma sopratutto di mio padre. […] Facendo La commare secca avevo cercato di appropriarmi di Roma strappandola a Pasolini e al suo sguardo. Con Prima della rivoluzione ho cercato di sottrarre Parma a mio padre. È stata la ripetizione di un regicidio”.

Il film è interamente girato a Parma, tranne la sequenza, a colori, di Fontanellato: i protagonisti sono alla Rocca, nella Camera Ottica, nella quale da un foro, riflesso su specchi, è visibile su di uno schermo orizzontale la piazza del paese, il fossato e il sagrato della chiesa prospiciente.

Strada Ponte Caprazucca

Strada Ponte Caprazucca

In Prima della rivoluzione è la via dove è situata la casa in cui abita Gina nella sua permanenza in città. Il nome di Gina, come quello degli altri protagonisti del film Fabrizio e Clelia, sono gli stessi del romanzo La Certosa di Parma di Stendhal. La figura interpretata da Adriana Asti è l'incarnazione dell'incesto, tema che sta alla base di questo film, come lo sarà 15 anni dopo per La luna, in parte girato a Parma: “Il film risulta allagato da istanze inconsce e sono stati necessari più di dieci anni di analisi perché Prima della rivoluzione diventasse La luna e la zia diventasse la madre” (Bertolucci intervistato da Enzo Ungari).

Via Guglielmo Oberdan

Via Guglielmo Oberdan

Supercinema Orfeo

Si trova al numero 5 di Via Oberdan il cinema dove, in Prima della rivoluzione, Fabrizio va a vedere La donna è donna (1961) di Jean-Luc Godard.

A proposito del suo rapporto con il cinema, Bertolucci dice: “Mio padre mi insegnava a vedere il cinema, a capire il cinema, ad amare il cinema. Il mio amore per il cinema dipende quindi in gran parte dal suo amore per il cinema, come il suo amore per la campagna viene fuori dall’amore di mio nonno per la campagna. Io ho avuto la fortuna di poter guardare a una cultura, anche cinematografica, che esisteva prima di me, di avere delle radici, magari per potermene liberare”.

Piazza Giuseppe Garibaldi

Piazza Giuseppe Garibaldi

Piazza Garibaldi è inquadrata proprio nella sequenza iniziale di Prima della rivoluzione: “La piazza con noi dentro, che ci sentiamo come in una grande arena murata”. Poi Fabrizio e Gina girano per la piazza quando esplode il loro amore.

In La tragedia di un uomo ridicolo, Primo va in bicicletta per Parma cercando i soldi per il riscatto, passando anche per Piazza Garibaldi. Il film è prevalentemente girato in provincia: casa Spiaggiari è a Langhirano (Parma), come anche la balera dove si svolge l'ultima scena del film. Il caseificio dove si sviluppa la maggior parte del film è l'ex Latteria Sociale di Piadena (Cremona). Il complesso rurale di Moletolo, dove vive Adelfo, il prete-operaio, si trova in Via Cavo, a Lesignano de' Bagni (Parma).

Piazzale San Giovanni

Piazzale San Giovanni

In Prima della rivoluzione, la chiesa dove si celebra il matrimonio di Fabrizio è San Giovanni Evangelista.

Piazza Duomo

Piazza Duomo

Gli interni della Cattedrale di Parma compaiono in Prima della rivoluzione: è qui che Fabrizio trova Clelia dopo aver fatto il giro delle chiese. Clelia per Fabrizio rappresenta Parma: “Clelia è la città, è quella parte della città che io ho rifiutato”.

Piazza Duomo e la cattedrale sono utilizzate come location anche per La luna. La cattedrale è la chiesa davanti alla quale passa Caterina quando torna nella sua Parma. Caterina ripercorre le stesse strade dei protagonisti di Prima della rivoluzione: Palazzo della Pilotta, il Giardino Ducale: "Mentre filmavo La luna, mi sono ritrovato a girare esattamente negli stessi punti che Gina percorre in Prima della rivoluzione quando decide di andarsene. Cercando un’inquadratura nel mirino della cinepresa ho perso l’equilibrio e sono caduto… Come se tornando a Parma e portandoci la madre avessi osato troppo e mi fossi messo in una situazione insostenibile". Bertolucci sarà così costretto a continuare le riprese con un busto di gesso.

Teatro Regio

Teatro Regio

Via Giuseppe Garibaldi, 16/A

Il Teatro Regio è uno dei luoghi chiave di Prima della rivoluzione, è qui che Fabrizio va a vedere il Macbeth. Alla prima è presente tutta la Parma borghese, tra cui Cesare, mentre Fabrizio è lì, con la sua famiglia, prossimo al matrimonio. C’è anche Gina ed entrambi piangono le ultime lacrime del loro amore sbagliato.

Il teatro è anche la celebre location del film Opera (1987) di Dario Argento.

Salone di San Paolo

Palazzo della Riserva

Nel film La tragedia di un uomo ridicolo è all'interno di questo salone che Primo riesce a recuperare i soldi per il riscatto. La stessa location viene utilizzata anche nel film La Parmigiana (1963) di Antonio Pietrangeli.

Piazza della Pilotta

Piazza della Pilotta

In Prima della rivoluzione Gina, accompagnata da Cesare, attraversa Piazza della Pilotta andando verso la stazione per tornare a Milano. È lo stesso itinerario che percorre la protagonista de La luna nel suo viaggio di ritorno a Parma.

Parco Ducale

Parco Ducale

Via John Fitzgerald Kennedy, 10

In Prima della rivoluzione Fabrizio vaga nel parco durante una Festa dell'Unità. Tre ragazze vanno in giro distribuendo distintivi del partito e una di loro annuncia la morte di Marilyn Monroe: in questo modo il film viene ambientato nel 1962, solo due anni prima delle riprese, storicizzando la vicenda in un passato prossimo.