Bologna città

Via Pescherie Vecchie

Via Pescherie Vecchie è una delle piccole vie che formano il “Quadrilatero”, l'area con una lunga tradizione artigianale e mercantile dove nel Medioevo si trovavano le piccole officine dei barbieri, orefici, pellicciai e tanti altri. All'inizio del XX secolo, in questa zona situata nel pieno centro storico di Bologna, dietro a piazza Maggiore, si aprirono numerose botteghe di vendita che ancora oggi con le proprie macellerie, salumerie, panifici e ristoranti tradizionali rappresentano il cuore della gastronomia tipica bolognese.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

E allora mambo

REGIA: Lucio Pellegrini
ANNO: 1999
Stefano, 30 anni, è oppresso dalle responsabilità: ha una moglie, una figlia, due mutui e un lavoro da caporeparto. Quando un errore 
bancario fa di lui un uomo ricco, Stefano finge di aver trovato un nuovo lavoro e invece va 12 ore al giorno in un'altra città per godersi la sua mancata gioventù. Qui si innamora di una ragazza, lei resta incinta e lui si prende le sue responsabilità. Si procura una falsa identità e finisce per ritrovarsi padre e marito in due città diverse. Il pasticcio si complica quando le due mogli diventano amiche. Ad aiutarlo c'è il suo amico Mauro, un avvocato che, lasciato dalla moglie, diventa un ballerino di Salsa e Merengue. Sarà anche merito suo se alla fine Stefano riuscirà a raggiungere una sorprendente forma di equilibrio.
scheda del film

Quo vadis, baby?

REGIA: Gabriele Salvatores
ANNO: 2005

Giorgia Cantini è una investigatrice privata, costretta a frugare le ombre di una città che sa nascondere bene i propri segreti. Passa le notti in locali dove si suona e si beve, tormentata dal dubbio di aver sprecato la propria vita. Scavare nel suo stesso passato sarà l'indagine più difficile di tutta la sua vita, un viaggio tra i ricordi e i segreti di famiglia. Un investigatore donna. Che indaga su se stessa. Un'indagine troppo privata. Ma non si può sempre fuggire ... "...C'è una teoria filosofica che sostiene che se vuoi davvero far "conoscere" qualcosa a qualcuno non puoi raccontargliela, perché, nello stesso momento in cui tu la racconti, ne stai già cambiando l'essenza e, in un certo senso, la verità. Il metodo giusto sarebbe quello di limitarti a fornire elementi e indizi e lasciare che sia l'interlocutore a scoprire la cosa e, quindi, a "conoscerla". E' esattamente quello che avviene in un'indagine su di un delitto. Il detective raccoglie diversi elementi che, a volte, sembrano non avere un collegamento logico e giunge a scoprire la verità solo quando è in grado di collegarli tutti. Mi piaceva l'idea di provare a mettere il pubblico nei panni di un detective. Non raccontargli la storia, ma fornirgli elementi sparsi, non legati né cronologicamente, né logicamente, ma emozionalmente e casualmente..."(G. Salvatores)

scheda del film