Russi

Russi, località distante 17 km da Ravenna, vanta una storia bimillenaria, attestata dall’importante area archeologica che ospita la Villa Romana risalente al periodo augusteo. In epoca medievale la famiglia dei Da Polenta, signori di Ravenna, fece edificare proprio a Russi un fortilizio il cui ruolo fu fondamentale nelle lotte tra Ravenna e Faenza per il dominio sul territorio romagnolo. Ancor oggi l’antico castello rappresenta il fulcro del centro storico e ospita al suo interno l’Antiquarium della Villa Romana e la Pinacoteca.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Festa di laurea

REGIA: Pupi Avati
ANNO: 1985

Anni Cinquanta. Un timido pasticciere, segretamente innamorato di una bella signora dell'alta borghesia, accetta di allestire il buffet per la festa di laurea della figliadi lei. Ma, nonostante gli sforzi dell'uomo, il ricevimento si rivelerà un disastro.

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PHOTOGALLERY

La fiera dei sette dolori

REGIA: Amerigo (Ghigo) Alberani
ANNO: 1986

Gli anni Sessanta vissuti da un gruppo di adolescenti, figli di artigiani, sarti, falegnami, ex contadini, studenti delle scuole superiori di un paese della bassa Romagna.

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Il grido

REGIA: Michelangelo Antonioni
ANNO: 1957

Irma riceve la tragica notizia della morte di suo marito, emigrato da molto tempo in Australia. Sconvolta, torna a casa e informa Aldo, l’operaio con cui convive da sette anni, che coglie la sfortunata occasione per chiederle di sposarlo; ma lei si rifiuta e rivela al compagno di aver cominciato negli ultimi mesi a frequentare un altro uomo più giovane. Aldo, incapace di gestire con calma la crisi, viene definitivamente abbandonato da Irma; decide quindi di allontanarsi da Goriano, il piccolo villaggio nel ferrarese in cui vive, per iniziare un lungo vagabondaggio apparentemente senza meta con la figlioletta Rosina, attraverso una pianura padana sempre più contaminata dai segni del progresso e dell’imminente benessere economico ma comunque desolata, specchio perfetto dell’angoscioso stato d’animo del protagonista. I numerosi incontri che lo attendono non faranno che peggiorare la sua condizione.

Il film con cui la critica francese comincia a parlare di “neorealismo interiore”.

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Il Passatore

REGIA: Duilio Coletti
ANNO: 1947

Anni Quaranta dell'Ottocento. In un piccolo paese della Romagna pontificia, Barbara è innamorata di Stefano, temuto brigante locale noto come "il Passatore", che ricambia i suoi sentimenti. La donna, tuttavia, obbligata dallo zio parroco don Morini, sta per sposarsi con un altro uomo. Quando tutto è pronto per l'inizio della cerimonia, il Passatore irrompe nella chiesa e dopo un'accesa colluttazione uccide il rivale per poi fuggire. La sera stessa fa visita a Barbara, che le rivela di essere ancora innamorata di lui. In quella compare don Morini, che chiede al bandito di pentirsi del delitto commesso, ma Stefano si dà alla macchia e in poco tempo mette in piedi una banda di malviventi operante tra Faenza e Forlì. Feroce ma generoso, il Passatore devolve spesso in beneficenza il ricavato dei furti. Ma dopo il fortunato colpo al teatro di Forlimpopoli, don Morini decide di denunciarlo alle autorità. Stefano viene a saperlo, tende un agguato al parroco e lo uccide. Sulla sua testa pende ora una taglia di tremila scudi. Barbara, sconvolta e desiderosa di vendetta, mobilita tutto il villaggio per mettersi alla ricerca dell'ex amante.

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Tanabess

REGIA: Luisa Pretolani, Massimiliano Valli
ANNO: 1997

Sullo sfondo degli anni 70, Gibo abbandona maglie e figlio per inseguire il suo sogno d'amore: racimolare i soldi per raggiungere una turista danese conosciuta l'anno prima sulle spiagge della Romagna, Gibo trascorre l'attesa in un capanno sulla spiaggia, pescando cozze di frodo, accompagnato dalle voci del passato e del presente: un padre spirituale, un anarco comunista e il "matto del fiume". Un apologo sulla follia d'amore e su una civiltà rurale che finisce.

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