Parma

Piazzale San Giovanni

Nella piazza, situata nella zona a destra del torrente Parma, è possibile ammirare il complesso monastico di San Giovanni Evangelista, formato dalla chiesa, dal convento e dall'antica Spezieria di San Giovanni (Borgo Pipa, 1/A). Le origini del monastero risalgono al X secolo, anche se è la facciata barocca a definirne l'aspetto; il campanile sul lato destro fu aggiunto nel 1613 mentre la chiesa, di retaggio classico, ha un impianto originario romanico, pianta a croce latina e tre navate sulle quali si aprono sei cappelle. All’interno della chiesa, la grande cupola nella quale è rappresentata la Visione di San Giovanni fu dipinta dal Correggio nel 1520, anticipando quella del Duomo che lo stesso Correggio eseguì dal 1526. Il convento ruota attorno a tre chiostri: il primo cortile presenta un colonnato in stile ionico, il secondo contiene altre decorazioni del Correggio e nel terzo, detto Chiostro di San Benedetto, sono visibili affreschi di inizio Cinquecento.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Il prato delle volpi

REGIA: Piero Schivazappa
ANNO: 1989

Primavera del 1944. Valentino ha appena undici anni ed è disperatamente solo. Il padre è prigioniero di guerra in Africa, e la madre, per svolgere la sua attività di concertista, lo ha affidato a  una balia che vive sull'appennino parmense. Qui, giorno dopo giorno, gli scontri tra partigiani e nazifascisti si fanno sempre più frequenti e cruenti, e l'unico conforto appare essere l'affetto di don Gabriele, il parroco del paese. 

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Prima della rivoluzione

REGIA: Bernardo Bertolucci
ANNO: 1964

Fabrizio è uno studente parmense proveniente da una famiglia borghese. Sogna di evadere dal proprio ambiente, per questo si dedica con passione alla militanza politica nel PCI. E per le stesse ragioni lascia Clelia, la fidanzata impostagli dai genitori, anch’essa di buona famiglia. La notizia del suicidio dell’amico Agostino, gettatosi nel Po, scatena una profonda crisi nel protagonista, che solo la giovane e avvenente zia Gina, arrivata da Milano per curarsi da un esaurimento nervoso, sembra capire. I due, segretamente, iniziano ad avere un’intensa relazione amorosa, ma per Fabrizio non è facile ignorare le pressioni della famiglia e i condizionamenti di classe. Riuscirà a realizzarsi, sfuggendo al suo destino borghese, o sceglierà di rispettare le convenzioni di classe come accadeva “prima della rivoluzione”?

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Quell'antico amore: Carlo III

REGIA: Anton Giulio Majano
ANNO: 1982

Basato sulla tragica vicenda di Carlo III di Laurenzi della dinastia dei Borbone, è la storia della passione del duca di  Parma per una marchesa fiorentina, Emma, da lui sedotta. L'amore autentico e irrefrenabile tra i due viene troncato da un attentato politico nel quale il duca rimane ucciso.

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I virtuali

REGIA: Luca Mazzieri, Marco Mazzieri
ANNO: 1996

In un torrido agosto nella deserta e assolata Parma, Marco, regista, e il suo amico Andrea, sceneggiatore, devono scrivere un film per la televisione, i cui protagonisti sono un padre, una madre e un bambino. I due vogliono terminare al più presto il loro lavoro per essere pagati dal produttore, il quale li obbliga a infarcire la storia di disgrazie per aumentare il potenziale audience televisivo. Ben presto essi entrano in crisi di idee. Hanno difficoltà a scrivere un film lontano dalle loro intenzioni creative; per Marco è anche una crisi d'identità, perché sente di negare gli insegnamenti poetici del suo maestro Cesare Zavattini. I dubbi lo perseguitano, gli procurano delle vere e proprie visioni nelle quali vede come reali due dei personaggi del film che sta scrivendo. La madre e il bambino, che dopo la morte del padre sono disperati per le sequenza di disgrazie a cui sono sottoposti, si ribellano e cercano da Marco rassicurazioni sul loro futuro di personaggi. Una crisi visionaria più forte delle altre lo destina a una ricovero al pronto soccorso, dove viene imbottito di sedativi. Al suo ritorno giunge la notizia che il film è slittato e che il produttore non pagherà fino all'autunno inoltrato. Andrea lascia Marco e se ne torna a Roma. Dopo aver cacciato a fatica l'ultima visione dei personaggi che lo tempestano di richieste sul prosieguo della sceneggiatura, Marco prende la bicicletta e lascia la città. Pedala, pedala, pedala, arriva fino all'argine di un fiume e...

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