Gualtieri

Gualteri è, tra i piccoli centri, uno dei più interessanti di epoca rinascimentale. Piazza Bentivoglio è il cuore propulsore della cittadina e ospita l'imponente Palazzo Bentivoglio, residenza signorile fino al 1634 che attualmente ospita anche il museo dedicato al pittore Antonio Ligabue, gualtierese di adozione.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Don Camillo

REGIA: Julien Duvivier
ANNO: 1952

Giugno 1946. Alle elezioni amministrative di Brescello, una tranquilla cittadina agricola della bassa emiliana, trionfa Giuseppe Bottazzi detto ”Peppone”, capo della sezione locale del PCI in perenne contrasto con il sanguigno don Camillo; le loro accese discussioni sfociano quasi sempre in vere e proprie risse, tuttavia i due protagonisti sono legati da una vecchia amicizia. Il combattivo parroco di campagna, nonostante i continui inviti alla calma del crocefisso della chiesa con cui parla quotidianamente, non riesce a non immischiarsi nelle faccende politiche del paese e schierandosi con gli oppositori del sindaco comunista riesce a ottenere spesso l’ultima parola. Dal giorno in cui Peppone viene eletto, i numerosi ed esilaranti scontri fra i due avversari s’infittiscono; ciascuno cerca di ostacolare gli ambiziosi progetti dell’altro, anche se in più di un’occasione sono il buon senso e l’inconfessata stima reciproca a prevalere, conducendoli a unire le forze per agire di comune accordo.

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Don Camillo

REGIA: Terence Hill
ANNO: 1984

Remake dell'omonimo film del 1952, "aggiornato" agli anni Ottanta: cambia il periodo storico, ma i rapporti fra don Camillo, forzuto parroco di Brescello, e il baffuto sindaco comunista Giuseppe Bottazzi detto Peppone rimangono a dir poco burrascosi. Ideologicamente agli antipodi, i due combattivi protagonisti godono in fondo della stima reciproca, che il più delle volte li porta a trovare un accordo in nome del buon senso; sono comunque vecchi amici, nonostante le notevoli divergenze. Fra gli innumerevoli motivi di discussione, l'esito della partita di calcio tra le due squadre del paese, gli Angeli e i Diavoli, allenate rispettivamente dai due avversari: sono i Diavoli a vincere, ma in seguito don Camillo scopre che Peppone aveva corrotto l'arbitro e decide di vendicarsi a modo suo. L'ennesima lite non passa tuttavia inosservata fra gli alti prelati, che decidono di prendere provvedimenti nei confronti dell'esuberante sacerdote.

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Ligabue

REGIA: Salvatore Nocita
ANNO: 1977

Rimpatriato dalle autorità svizzere perché "indesiderabile", lo stravagante Antonio Ligabue trova perplesse le autorità di Gualtieri che lo affidano al ricovero per vecchi. Toni, ne evade subito per ripararsi nei dintorni svolgendo un qualunque lavoro, ma questi falliscono sia per gli impietosi scherzi di qualche manovale che per le sue stravaganze. Col passare degli anni la popolazione si abitua alla figura di Toni che viene considerato girovago e anche pazzoide ma non pericoloso. Senza calcolo alcuno, Ligabue scopre la sua vocazione artistica dipingendo la natura sulle piante e sui muri. Il pittore Mazzacurati ne intuisce il naturale talento e gli dona gli strumenti per dipingere quadri che trovano clienti e permettono di allestire una mostra che lo consacra "artista". Le commissioni e i soldi permettono a Toni di trasferirsi in un alberghetto e lo inducono persino ad offrire la sua mano a Cesarina, la figlia dell'albergatrice. Ma in realtà Ligabue è rimasto un "diverso" anche se i suoi quadri sono stati accettati dai colleghi, dai collezionisti, dai mercanti e dai clienti. Antonio Ligabue muore con la sola amicizia del fedele Cachi e la commemorazione del sindaco non cancella il dramma di un uomo che è vissuto fuori dalla società.

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I lupi dentro

REGIA: Raffaele Andreassi
ANNO: 2001

Il film colleziona una serie di personaggi insoliti, picareschi misteriosi, a volte straordinari, che si possono incontrare o inventare in ogni luogo. Li troviamo lungo il fiume Po o nella selva, nelle antiche fattorie abbandonate, negli acquitrini, tra gli alberi delle golene. I personaggi della favola svolgono attività tradizionali o addirittura arcaiche, o puramente inventate. Ritroviamo anche gli artisti che hanno scritto con i colori della storia della loro vita e della terra padana. Tra loro figurano Ligabue, Bruno Rovesti, Udo Toniato, Elena Guastalla, Adele Casoli, Serafino Valla, Vandino Daolio, Giancarlo Gandini e molti altri artisti. I pittori naïf padani, con i loro dipinti, conservano la memoria di un paesaggio straordinario oggi quasi del tutto scomparso.

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