Bologna città

Via Castiglione

Una delle vie più ricche di edifici storici del centro di Bologna, via Castiglione si sviluppa dalla Porta Castiglione, della seconda metà del XIII secolo, fino alle due torri. Lungo la via si trovano tra gli altri l'ex Chiesa di Santa Lucia, ora adibita ad Aula Magna dell'Università, il Liceo Luigi Galvani e Palazzo Pepoli Vecchio, ora Museo della Storia di Bologna.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

L'appassionata

L'appassionata

REGIA: Gianfranco Mingozzi
ANNO: 1988
Bologna, metà degli anni '50. Gilberta, una donna sulla quarantina, insegnante di pianoforte, si innamora di Toni, un giovane italoamericano, 
che va ad alloggiare in una stanza d'affitto nel suo appartamento. Enzo, il figlio quindicenne di Gilberta, è turbato da questo amore, ma l'accetta per la felicità della madre. Ma Gilberta non è felice: infatti ha paura di perdere Toni ed è gelosa di tutte le altre donne, soprattutto di Ileana, una bella diciottenne. Quando questa irretisce Toni, Gilberta non resiste al dolore ed ha un crollo mentale. 
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Una bella grinta

REGIA: Giuliano Montaldo
ANNO: 1964

A Bologna l'ambizioso Ettore Zambrini vorrebbe far fortuna, e non contento di possedere una piccola azienda di prodotti tessili, imposta un grandioso stabilimento mentre è già finanziariamente allo scoperto. Anche con la moglie Luciana, il suo atteggiamento è stato di egoistico possesso, con la conseguente separazione di fatto e il tradimento della moglie con uno studente. Quando Luciana accetta di tornare da lui, Ettore è nel pieno della crisi finanziaria. Scoperta l'identità dell'amante della moglie si libera di lui. Un anno dopo lo troviamo insieme all'impellicciata Luciana presso la nuova fabbrica dove troneggia il suo nome.

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Il commissario De Luca

REGIA: Antonio Frazzi
ANNO: 2007

Miniserie televisiva di 4 episodi: Carta bianca,  Estate torbida, Indagine non autorizzata, Via delle oche

 

Si raccontano dieci anni cruciali della storia d'Italia, attraverso l'esperienza di Achille De Luca, Commissario della Polizia Fascista nel primo episodio (Indagine non autorizzata, addirittura divenuto famoso per aver salvato la vita a Benito Mussolini nel secondo (Carta bianca), in fuga dalla polizia partigiana subito dopo la fine della guerra nel terzo (Estate torbida), commissario della Repubblica Italiana, finalmente di ritorno nella sua Bologna dopo due anni di esilio forzato in commissariati di paesini sperduti nell'episodio conclusivo (Via delle Oche).

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Dichiarazioni d'amore

REGIA: Pupi Avati
ANNO: 1994
Bologna 1948. Attraverso le vicende sentimentali, familiari e scolastiche di un gruppo di ragazzi quindicenni che abitano nello stesso 
quartiere e frequentano la stessa scuola, il film racconta la vita della gente di quel primo dopoguerra italiano. Dado, soprannome del giovane protagonista della storia, è un sognatore. Un po' timido, impacciato, difficile al rapporto con gli altri. Con la sua testimonianza si conoscono le ragazze delle quali via via s'innamora follemente, i suoi temutissimi insegnanti, i suoi parenti e soprattutto i suoi amici. Il film è una raccolta di storie e personaggi del passato, riportati alla luce nei nostri giorni facendo divenire contigui due momenti che il tempo ha separato con il passare degli anni. Tutto questo attraverso una ragazza, Sandra Gordini, spiata a tradimento in un momento difficile della sua vita.
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Fatti di gente perbene

REGIA: Mauro Bolognini
ANNO: 1974
Bologna, 2 settembre 1902. Il giovane conte Bonmartini, viene trovato ucciso nella sua abitazione. Lo scandalo è enorme: Bonmartini aveva 
sposato Linda, figlia del Prof. Augusto Murri, clinico di fama europea, e sorella dell'avv. Tullio, candidato socialista al Comune. Le indagini sulla vicenda sono ben presto condizionate dal clima politico: alcuni giornali si lanciano contro i Murri, altri li difendono, l'opinione pubblica fa scempio di tutti i personaggi. L'inchiesta, dal suo canto, dà luogo a continui colpi di scena. In un primo momento il Prof. Augusto incolpa il figlio dell'omicidio, poi si ricrede e prende le sue difese. Intanto si scopre che la domestica Rosina Bonetti è l'amante del giovane avvocato. Questo fatto ha qualche relazione con l'omicidio di Bonmartini? A poco a poco tutti i membri della famiglia finiscono nel fango. Verità e menzogne appaiono mescolate in uno sviluppo inestricabile. 
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Hanno rubato un tram

Hanno rubato un tram

REGIA: Aldo Fabrizi
ANNO: 1953

Cesare Mancini, conduttore di tram, è un abilissimo giocatore di bocce; e questa sua non comune abilità finisce coll'irritare il controllore, inducendolo a notare e segnalare inesorabilmente ogni infrazione al regolamento, commessa dal Mancini. Accade un giorno che Mancini, in un momento di distrazione, investe una donna. La cosa non ha gravi conseguenze; ma il controllore non manca di segnalare immediatamente il fatto alla direzione, che priva Mancini del grado di conduttore facendone un bigliettaio. Mancini sopporta a stento la degradazione inflittagli: la sua irritazione si rivela nel contegno di fronte ai passeggeri, che provoca nuovi rapporti sfavorevoli. Mancini cerca di correggersi; ma una domenica il suo tram è preso d'assalto dalla folla. Succede un parapiglia, il controllore rimprovera Mancini, che seccato abbandona la vettura. Questo gesto gli vale la sospensione dal servizio per tre mesi. Mancini nasconde alla famiglia i suoi guai, ma la verità viene a galla. In un concorso per l'elezione della reginetta dei tramvieri, risulta vincitrice la figlia di Mancini; ma, conosciutasi la particolare situazione del padre, l'elezione viene annullata. Mancini, dopo aver vagato per la città, si sente portato da una forza irresistibile al deposito, dove s'impadronisce di un tram, che guida in una corsa senza mèta, raccogliendo una piccola folla di passeggeri. La polizia, avvertita, arresta il Mancini. Al processo la favorevole deposizione del controllore fa assolvere l'imputato, che viene riassunto in servizio. 

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Un matrimonio

REGIA: Pupi Avati
ANNO: 2013

La lunga storia d'amore di due bolognesi, Francesca e Carlo (ispirata a quella dei genitori del regista), dal 1948 al 2005, anno in cui festeggiano le nozze d'oro. I due, superando numerose difficoltà, dalle differenze politiche e sociali, alle diverse relazioni che, nei momenti di distanza, hanno entrambi intrapreso, fino all'opposizione dei genitori di lei, riescono infine a sposarsi. Il matrimonio verrà coronato dall'arrivo di due figli, più l'adozione di una terza, che è anche la voce narrante della serie.

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La neve nel bicchiere

La neve nel bicchiere

REGIA: Florestano Vancini
ANNO: 1986

Trent'anni di vita di una famiglia contadina della Bassa Padana tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento: Nullo, il capofamiglia e i suoi figli, Venanzio e Ligio, scariolanti, costruiscono canali e argini per salvare quelle terre dalla palude. Le loro vicende personali, le loro fatiche e pene quotidiane si intrecciano con le prime lotte sociali e politiche per migliorare le condizioni di vita, che culminano nel 1914 nella "Settimana Rossa". Arriva la Grande Guerra: Ligio non tornerà dal fronte. Il suo posto, nel lavoro dei campi, viene preso dai figli di Venanzio, Giovanni e Giuseppe. Alla fine del conflitto si riaccendono più aspri i conflitti sociali e Venanzio vede allontanarsi sempre di più i suoi sogni di un futuro più giusto. Mussolini prende il potere. Venanzio non può rinunciare alla speranza: sarà Angiolino, il suo terzo figlio, a incarnarla.

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Rossini! Rossini!

REGIA: Mario Monicelli
ANNO: 1991

È l'inverno del 1797. L'esercito austriaco e quello francese, guidato da Napoleone Bonaparte, combattono in Italia. I francesi, vittoriosi, occupano il Lombardo Veneto, l'Emilia e arrivano nella cittadina di Pesaro. Qui, di fronte ad un generale francese, si presenta Giuseppe Rossini, detto Vivazza, banditore comunale che, con entusiasmo, si assume il compito di annunciare ai suoi concittadini la liberazione della città. L'indomani è ancora Rossini-Vivazza a dirigere la banda. Fra i musicisti, il figlio di Vivazza, il piccolo Gioacchino che suona con molta concentrazione la grancassa. Al termine della fastosa cerimonia, il generale francese regala all'imberbe Gioacchino una moneta d'oro. Molti anni dopo, nella villa di Passy, è ancora Rossini, ormai anziano, a rievocare questo ricordo della sua infanzia. Racconta la sua vita, mescolando passato e presente. Dall'arresto del padre, alla fuga a Lugo di Romagna, dai primi entusiasmi verso la lirica alla sua prima opera importante rappresentata a Venezia, dall'incontro con Maria Marcolini a quello con Isabella Coldran, sino al suo approdo definitivo in Francia.

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