Rimini

Palazzo Gambalunga

Alessandro Gambalunga pose le prima pietra del palazzo di famiglia nel 1610, e terminò i lavori nel 1614.

Situato nella centrale via del Rigagnolo della fontana, dove già si addensavano le case di varie famiglie di antica nobiltà, e costruito in forme che coniugano la tradizione urbinate coi modelli classicistici del Serlio e del Vignola, il palazzo del Gambalunga si elevava sui palazzi rivali, pur scansando programmaticamente l'ostentazione e lo sfarzo. Nel suo palazzo - come s'indovina dalle dediche di alcune opere, a cominciare dal Parnassus ad Alexandrum Gambalongam di Marco Santini (1619) - il Gambalunga tenne «accademia» e si circondò di letterati ed eruditi che protesse da «vero padrone et [...] mecenate». La biblioteca, per consistenza e pregio, non ha precedenti locali comparabili. I volumi, acquistati perlopiù sulla ben fornita piazza di Venezia, vennero trasportati a Rimini via mare e rilegati parte a Venezia e parte nel palazzo del Gambalunga, che disponeva di un proprio laboratorio. Il palazzo è tuttora sede della Biblioteca Gambalunga.