Parma

Battistero di Parma

Situato accanto al Duomo di Parma, il battistero, edificio destinato al rito battesimale, è considerato come il punto di giunzione tra l'architettura romanica e l'architettura gotica.

Commissionato a Benedetto Antelami, che ne iniziò la decorazione nel 1196, l'edificio fu concluso nel 1270.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

At salut pader

REGIA: Paolo Cavara
ANNO: 1979

Il film racconta la storia di Frate Lino da Parma che, giunto nella città a piedi nel 1893, vi operò instancabilmente fino alla morte, avvenuta per strada nel 1924. Padre Lino, costantemente alla ricerca della fame da alleviare, del dolore da consolare, dell'ingiustizia da riparare fu un venerato simbolo della carità evangelica, anche se non sempre compreso da superiori, confratelli e fedeli a causa di un anticonformismo che portava il buon frate a cozzare contro situazioni ben più grandi di lui: lo sciopero agrario del 1907, la reazione della città contro la parte politicamente avversa, le vittime degli scontri dell'Oltretorrente, la violenza scatenata che produceva vittime inermi e innocenti. In alcuni momenti Padre Lino aveva l'impressione che la sua opera fosse inutile, ma non si fermò per l'impossibilità di fare dei bilanci. Anche quando le forze erano vacillanti tentò di raccoglierle disperatamente per essere di testimonianza di un mondo bisognoso. La morte lo colse così, nel silenzio di una città sbigottita, sotto lo sguardo di pochi passanti commossi. Il suo ricordo è un prezioso messaggio d'amore. 

scheda del film

Gialloparma

REGIA: Alberto Bevilacqua
ANNO: 1998
Al centro della storia tre personaggi: Margot, il sostituto procuratore Bocchi e Giulio Pagani. Attorno a loro gli "industriali": il Minotti, il Bordi, 
il Fornari, il Marchini, il Bollati, tipici arricchiti di una provincia "grassa" e produttiva basata sulla fabbricazione della pasta, del formaggio parmigiano e dei prodotti suini. Esperti nell'ottenere il massimo profitto, anche con sistemi non proprio ortodossi, primitivi e brutali, sono loro che hanno saldamente in pugno il dominio della città, Parma, dove il sole risplende come oro sulle case, tingendole del famoso "Gialloparma". Accanto a loro tre donne: Franca, Giustina e Luisa, ognuna con il proprio cumulo di aspirazioni deluse, di tradimenti sopportati o ricambiati, di ansie e di solo apparente felicità.
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Segni particolari - Appunti per un film sull'Emilia Romagna

REGIA: Giuseppe Bertolucci
ANNO: 2003

Percorso poetico del luogo/nonluogo Emilia Romagna commentato da Carlo Lucarelli con letture di autori noir emiliano romagnoli. Sono presenti brani tratti da: "Quando il Po è dolce " di Renzo Renzi, 1952 "Piccola Arena Casartelli", Aglauco Casadio, 1960 "Casalmaggiore", Cineteca di Bologna, 1910.

Un documentario che fa parte di Via Emilia, un progetto di quattro film sull’Emilia-Romagna sviluppati a partire da spunti di altrettanti scrittori originari della regione, a ciascuno dei quali è stato chiesto di raccontarla dal proprio personale punto di vista. Qui è il giallista parmense Carlo Lucarelli a parlare della “sua” Emilia: il risultato è stato definito dallo stesso Bertolucci «un privatissimo capriccio emiliano, […] un piccolo film cresciuto nella mia testa un po’ come la partitura di una canzonetta, come una filastrocca di suoni e immagini, di microstorie e di versi d’occasione». Il mediometraggio è in effetti un singolare affresco sulla regione, vista come «una megalopoli virtuale» ricca di fascino, ma anche di contraddizioni; non ci sono pretese di oggettività documentaristica né di sintesi del materiale girato (di vario tipo e provenienza), è piuttosto privilegiata la testimonianza soggettiva alternata a storie appena accennate, scampoli di film, canzonette e ballerini.

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