Piacenza

Abbazia di San Colombano

San Colombano, patrono di Bobbio, fu un monaco missionario irlandese giunto sull'Appennino piacentino nel VII secolo per fondare il primo nucleo dell'abbazia a lui intitolata, sull'antica chiesa di San Pietro. Della basilica protoromanica, risalente alla fine del IX secolo, restano alcune tracce nell'abside e nel campanile ma l'attuale complesso, in stile tardo-gotico, è stato edificato fra il XV e il XVI secolo. All'interno della chiesa è possibile ammirare gli affreschi cinquecenteschi di Bernardino Lanzani e il coro ligneo, tipicamente gotico, databile al 1488. Dello stesso periodo è il sarcofago di San Colombano conservato nella cripta, nella quale si trovano vari elementi, tutti risalenti al XII secolo: un mosaico pavimentario, delle transenne marmoree longobarde usate come lastre tombali dei santi Attala e Bertulfo (rispettivamente secondo e terzo abate bobbiense) e una cancellata in ferro battuto che in origine racchiudeva il coro monastico. All'interno del complesso è possibile visitare anche il Museo dell’Abbazia, recentemente ampliato e restaurato, che raccoglie opere e oggetti d’arte di epoca romana, medievale e rinascimentale. Dall’ala sud del chiostro, l’unica che conserva il porticato originario, si accede invece al Museo della Città, che offre percorsi didattici multimediali nei suggestivi locali protoromanici: il refettorio con il grande affresco della Crocefissione, il cavedio interno e le grandi cantine con volte a botte.